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Performance “Metamorfosi”


La performance di Lolita Timofeeva durante l’inaugurazione della mostra “Matamorfosi” alla Galleria B4 di Bologna il 18 gennaio 2013. Chitarra – Mauro Matteucci, voce recitante – Federica Rotelli.

LA VIA DELL’AMBRA. RELOADING

Una mostra inaugurata i 22 ottobre 2020 e dopo una settimana rimasta in sospeso a causa del protrarsi dell'emergenza da Covid-19 fino al 3 febbraio 2021. Il Palazzo del Pegaso (Vetrina Expo Comuni) di Firenze ospita il progetto di due artiste di origine lettone - Lolita Timofeeva e Valentinaki - residenti in Italia ormai da diversi anni. Le due artiste hanno individuano nell’ambra il mezzo più efficace attraverso cui conservare un ricordo. L’una affronta la tematica dal punto di vista del retaggio identitario e dunque del passato, l’altra si interroga sulla delicata questione della salvaguardia dell’ambiente, manifestando così una certa apprensione per il nostro futuro. La Via dell’Ambra rappresenta dunque un anello di congiunzione tra passato e presente, tra vita privata e ricerca artistica, tra due mari opposti che Lolita Timofeeva e Valentinaki ricongiungono in uno. L’esposizione, patrocinata dal Consiglio regionale della Toscana e dall’Ambasciata della Lettonia in Italia, è a cura di Mattia Lapperier ed è organizzata dall’associazione Kengarags, in collaborazione con l’associazione lettone in Italia e Svizzera italiana ALISI. L’evento espositivo si inserisce nell’ambito delle celebrazioni per i 100 anni di indipendenza della Repubblica di Lettonia e cade nel ventennale di gemellaggio tra Firenze e Riga.

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Metamorfosi – inaugurazione. Galleria B4, Bologna 18 gennaio 2013


Il 18 gennaio 2013 nella Galleria B4 in Via Vinazzetti 4/b a Bologna è stata inaugurata mostra personale con la performance dell’artista lettone Lolita Timofeeva “METAMORFOSI” con una presentazione di Carlo Monaco.
Qual è il percorso artistico di Lolita Timofeeva e quale sbocco può avere la sua creatività? Questo periodo lo identifica come metamorfico, poiché la “Metamorfosi” implica una  trasformazione radicale. Senza risalire ad Ovidio, e per usare una immagine poetica, dice Lolita, basta pensare all’acqua, che in un eterno ciclo modifica il proprio stato fisico: si fa ghiaccio, si scioglie, evapora, si trasforma in pioggia e da benefica può diventare distruttiva, talvolta cambiando la forma del paesaggio.
Ecco perché durante l’esposizione delle sue opere l’artista ha pensato anche di coinvolgere i visitatori,  invitandoli ad esprimersi e rendendoli complici di un gioco creativo. In tal modo anche il pensiero compie un ciclo di “Metamorfosi” variando e alterando lo stato individuale e quello collettivo, attraverso uno stimolo iniziale rappresentato dalle opere in mostra.
Lo spettatore è stato perciò immerso in un’atmosfera ambigua ed ermetica creata con l’intenzione di far breccia nel suo inconscio. Un immaginario studio paleontologico della trasformazione del mondo. Messinscena delle mutazioni: una scenografia per esplorare la metamorfosi dell’uomo e per indagare fra gli archetipi più significativi dell’umanità.
La mostra, infatti, fa parte di un ampio progetto di Lolita Timofeeva che sta esplorando il tema dei modelli eterni e delle esperienze dell’inconscio che appartengono a tutti quanti noi.
La formazione accademica e la padronanza di mezzi classici di rappresentatività, come disegno e pittura, permettono all’artista di spaziare con disinvoltura anche nell’uso di altri mezzi espressivi non abituali, come scultura, installazione, performance e ora anche uso eccentrico della parola. Il percorso di Lolita Timofeeva è un esempio di trasgressione meditata, un’evoluzione consapevole, attraente e persuasiva.

  • Carlo Monaco, Lolita Timofeeva, Lodovico Pignatti Morano
  • Installazione “E quando non sarò più a distillare mio tempo…”
  • Performance di Lolita Timofeeva

Performance “Metamorfosi”, Galleria B4, Bologna

Chitarra classica: Mauro Matteucci
Voce recitante: Federica Rotelli
Fotografia: Lodovico Pignatti Morano

META. Inaugurazione – performance alla Blu Gallery

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Il 15 marzo 2014 nella Blu Gallery di Bologna è stata inaugurata l’esposizione META di Lolita Timofeeva. In precedenza l’artista in alcune occasioni delle sue mostre aveva invitato i visitatori di diversi nazioni a completare la frase-titolo dell’opera “E quando raggiungerò il punto più alto…” Dopodiché la Timofeeva ha  raggruppato i pensieri, li ha manipolati e completati per dare un senso complessivo, un pensiero sovra individuale. Il risultato è una riflessione universale sul percorso della nostra vita e sulla meta da raggiungere. I pensieri – poesie collettive sono stati trascritti sui fogli di carta ed impreziositi dai disegni originali di Lolita Timofeeva. Durante la performance, mentre Federica Rotelli legge i brani del poema collettivo, l’artista costruisce gli aerei di carta e li lancia in volo verso il pubblico, lancia i pensieri.

 

Durante l’inaugurazione Lolita Timofeeva ha coinvolto i visitatori in una sua performance. Presentazione di Valerio Dehò, voce Recitante di Federica Rotelli.

Meta

“Meta” è una mostra in cui vari moduli e linguaggi si affrontano. Nell’ambiente unico della galleria sono stati esposti i disegni su carta con le composizioni poetiche e un video proietta l’immagine di due bambini che giocano con una scala. È presente anche una vera scala che sta a simboleggiare una possibile ascensione verso un traguardo da raggiungere. In precedenza l’artista in varie occasioni aveva invitato i visitatori di diversi nazioni a completare la frase-titolo dell’opera “E quando raggiungerò il punto più alto…” Dopodiché la Timofeeva ha raggruppato i pensieri, li ha manipolati e completati per dare un senso complessivo, un pensiero sovra individuale. Il risultato è forse una riflessione universale sul percorso della nostra vita e sulla meta da raggiungere. La singolarità delle frasi diventa un poema collettivo.

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Lolita Timoteeva
info@lolitatimofeeva.it