Il Palazzo del Pegaso (Vetrina Expo Comuni) di Firenze ospita il progetto di due artiste di origine lettone – Lolita Timofeeva e Valentinaki – residenti in Italia ormai da diversi anni. Le due artiste hanno individuano nell’ambra il mezzo più efficace attraverso cui conservare un ricordo. L’una affronta la tematica dal punto di vista del retaggio identitario e dunque del passato, l’altra si interroga sulla delicata questione della salvaguardia dell’ambiente, manifestando così una certa apprensione per il nostro futuro. La Via dell’Ambra rappresenta dunque un anello di congiunzione tra passato e presente, tra vita privata e ricerca artistica, tra due mari opposti che Lolita Timofeeva e Valentinaki ricongiungono in uno. L’esposizione, patrocinata dal Consiglio regionale della Toscana e dall’Ambasciata della Lettonia in Italia, è a cura di Mattia Lapperier ed è organizzata dall’associazione Kengarags, in collaborazione con l’associazione lettone in Italia e Svizzera italiana ALISI. L’evento espositivo si inserisce nell’ambito delle celebrazioni per i 100 anni di indipendenza della Repubblica di Lettonia e cade nel ventennale di gemellaggio tra Firenze e Riga.
“Notte – Giorno” 2019, tecnica mista, collage su plexiglas, 50×50 cm. La notte e il giorno, il bene e il male nella storia della Lettonia. La dea-madre (Mara) della mitologia lettone è una divinità associata alle forze della natura, la sua missione è proteggere la Lettonia.
“Maps” 2019, tecnica mista su carta, 59,5×84,5 cm
“Percepisci la densità del silenzio?” 2020, tecnica mista, collage su plexiglas, 50×50 cm. Lenin osserva in un silenzio carico di tensione lo zar Nicola II. La rivoluzione d’ottobre sta per iniziare
“1991” 2019, tecnica mista su carta, 59,5×84,5 cm. IL golpe in URSS causò indirettamente l’indipendenza dei Paesi Baltici
“Love me” 2020, legno, corda, mappa del mondo, mascherine chirurgiche, 190×100 cm
“Codice” 2020, bandiere nautiche, installazione di dimensioni variabili Il codice nautico è un sistema di comunicazione internazionale
“Le parole che non mi hai detto” 2020, bottiglie in ceramica, installazione, dimensioni variabili
“Māras Krusts” 2019, xilografia su carta, 59,5×42,5 cm. La Croce di Mara è un’antica e potente rappresentazione simbolica del mondo materiale, collegata al culto della Terra e della Natura, è la croce delle croci. Secondo il culto pagano è in grado di infondere un’energia che protegge chi la indossa