“Opus alchymicum” dell’artista lettone Lolita Timofeeva alla Biennale di Mosca 2011, presso la Rudomino All-Russia State Library for Foreign Literature. Il 23 settembre 2011 è stato inaugurato il Progetto Speciale della Biennale di Mosca “Behind the mirror”. Maurizio Vanni, giovane curatore italiano – artefice del progetto, ha coinvolto tre artisti: Francesco Attolini, Christian Balzano e Lolita Timofeeva. In una sede strategicamente vincente sia per la posizione (20 minuti a piedi dal Cremlino), sia per le frequentazioni: un luogo aulico, contenitore del sapere, quotidianamente frequentato da migliaia di persone. La mostra è stata allestita in tre sale con tre progetti personali, uniti da un filo conduttore: lo specchio. “Stare dietro lo specchio – spiega il curatore – significa andare oltre l’apparenza delle cose, non accontentarsi della superficie della realtà e cercare di non fidarsi di una semplice immagine riflessa.(…) Per Lolita Timofeeva la questione della verità delle cose è qualcosa che implica il completo coinvolgimento del nostro intelletto, partendo dal presupposto che l’alchimia non si propone di risolvere un problema chimico, ma spirituale. Tutto è legato alla nostra mente e dipende dagli emisferi del nostro cervello.” L’inaugurazione è stata animata da una fresca e coinvolgente performance, protagonisti – tutti e tre gli artisti, ma anche gli spettatori, “costretti” a vedere il proprio riflesso nello specchio e spostarsi in una processione solenne in mezzo alle sale di lettura e corridoi interminabili della biblioteca. Numerosi sono stati gli ospiti, tra i quali: il Direttore generale della Biennale Andre Martynov, l’addetto alla cultura dell’Ambasciata italiana Maria Sica, il Direttore dell’ ICI Adriano Dell’Asta e il rappresentante dell’Ambasciata lettone Maija Bisofa.
INAUGURAZIONE E PERFORMANCE