L’avventura della dualità

Di Mario Luzi


2003
Firenze, Faenza, Bologna

Edizioni Giubbe Rosse, Firenze. 

Si tratta di una selezione di poesie di Mario Luzi dedicata alla figura femminile, arricchita da un testo inedito, illustrata da Lolita Timofeeva con i testi critici di Sebastiano Grasso e Raffaele Monti. 
La mostra dei disegni è stata fatta al caffè storico Le Giube Rosse con la presentazione del libro nella Sala dei Dugento al Palazzo Vecchio.
Nella raccolta è presente un’alterità femminile, forse materna, forse d’anima, individuata nella continua mutevolezza dell’autoesperienza, che diviene in quest’avventura un pretesto di racconto e rende possibile il materializzarsi di un nucleo d’immagine narrativa, che è possibile rinvenire solo nei filtri e nelle trepidazioni di una sua continua trasmutazione. Nei versi di Luzi si percepisce un lutto intimo, la figura femminile spesso è legata alle tenebre, alla oscurità, alla perdita e all’assenza. Il grande poeta prende alcuni suoi componimenti e li affida alla penna della giovane pittrice.

“…La bravura poi del suo disegno quando la lascia agire in piena libertà si accende virtuosamente e crea intorno al suo oggetto un clima mitico talora inquietante e sottilmente inquisitorio. Mi chiese di avere un mio testo, e mi indicò lei stessa quale, per sviluppare un suo motivo, a quel momento, urgente. Ed ecco quali fantasie e archetipi del senso, che miraggi del desiderio e liberazioni da angustie nel sogno le hanno suggerito il mio “Quaderno Gotico” ed altri versi d’amore”.

Mario Luzi, Firenze, gennaio 2003

112 pp., 14,5 x 21 con 45 immagini in bianco-nero

Lo sguardo d’una stella umida cade
sul prato, la tempesta acre respira
fra gli alberi animati, un soffio rade
le vie, un inquieto profumo delira.
Un corruccio fuggevole è passato
sull’erba, una chiarezza verde esplosa
vibra nel vento breve e ondulato,
l’aria veloce scivola e si posa.
Sei tu, l’attesa non è stata vana.
Sei venuta fin qui dove la pioggia
affumica le piante e s’allontana,
un’eco quieta dorme nella loggia.
Ah ma l’angoscia in me non è finita !
Mentre il cielo si fa tardo e non muta
l’incubo ancora sei, sei tu perita
in un luogo dell’anima e perduta.

Lolita Timoteeva
info@lolitatimofeeva.it