… altrimenti enigmatica

Di Giuseppe D’Agata


10/04/1994
Testata: Arte Spazio

Lolita Timofeeva – non Lolita come la maliziosa adolescente di Nabokov, ma Lòlita, con uno spostamento di accento che tutto cambia, nome e destino – è partita dalla lontana Lettonia per venire a vivere in Italia, agli antipodi della luminosità; e dalla Lettonia bisogna partire per comprendere la sua arte, la sostanza della sua pittura, altrimenti enigmatica.

Dentro infatti c’è la sua città natale, c’è la favolosa Riga, più che un punto geografico un luogo della storia e del mito, una frontiera della cultura, dove l’Occidente trapassa nell’estremo Nord. Le due facce di Riga. L’una, diurna, la zona franca degli scambi e dei commerci, fra la stazione e il doppio porto, marittimo e fluviale, dove trovi il lago dei cigni e la statua di una ballerina bambina che sembra modellata da Degas; l’altra, invece, misteriosa e segreta, ombrosa e umbratile: l’anima antica, medievale, della città, solcata da una sorta di labirinto dove pulsa una vita silenziosa e senza tempo. Quanto di labirintico si rinviene nei quadri della Timofeeva.

E c’è il buio, in questi quadri. Rievoca, per me, una vacanza nel villaggio di Dubulti, sul Baltico, lungo la costa di Jurmala, una affascinante riviera di sabbie bianche e di macchie alberate a sud di Riga. Un giorno di fine agosto, che lassù vuol dire un autunno dorato e viola: il tempo ad un tratto cambiò e, prima della pioggia, la terra e il mare e il cielo furono un buio totale, nero, mentre gli alberi sembravano dei minacciosi totem, delle grottesche figure rivelate dalla luce improvvisa dei lampi. Anche questo è nella pittura della Timofeeva.

Maiori, infine, una vivace cittadina a due passi da Dubulti. Là si trovavano delle preziose ambre, allora a buon mercato; e si trovavano anche dei piccoli tappeti artigianali con delle figurazioni astratte, tipiche della tradizione baltico-finnica: non tanto dissimili – ora ricordo bene – dalle forme e dai colori che la Timofeeva predilige, anzi custodisce.

Queste realtà, queste immagini, la nostra pittrice ha portato con sé dalla Lettonia: vale a dire l’autenticità e la rigorosità che nutrono la sua rigorosa pittura.

Lolita Timoteeva
info@lolitatimofeeva.it